giovedì 29 gennaio 2015

Resoconto giornata della memoria

Sabato 24 Gennaio presso il Teatro Parrocchiale di Grumolo è stato proiettato il film “La vita è bella” in occasione del vicino Giorno della Memoria.
Alla proiezione erano presenti ragazzi di V elementare e delle scuole medie per condividere questo momento di riflessione.
E' stato bello vedere come i nostri ragazzi, anche se di età diverse, possano ritrovarsi e incontrarsi su valori importanti e irrinunciabili.
E' stato bello inoltre vedere come tanti genitori abbiano voluto essere presenti accanto ai loro figli e trasformare questa proposta in un'opportunità per crescere, per discutere o semplicemente per emozionarsi insieme in silenzio.
Il film di Benigni è straordinario per bellezza, poesia e profondità: pur non mostrando nulla di particolarmente violento fa percepire in modo chiaro la mostruosità, la follia, il tentativo di proteggere l'innocenza dei bambini.
Alla fine del film abbiamo fatto una breve riflessione coi ragazzi e abbiamo chiesto loro di ridare identità, dignità, valore a quelle persone cui erano state strappate, disegnando un volto.
Nelson Mandela diceva che a volte le parole che cerchiamo possiamo trovarle nel lavoro di qualcun altro...sono pienamente d'accordo e voglio lasciarvi con questa famosissima poesia di Primo Levi.
Un particolare forse poco conosciuto è che questa poesia si intitola
 
Shemà (Ascolta): la preghiera più importante di Israele è lo Shemà Israel (Ascolta Israele) che aiuta gli ebrei ogni giorno a fare memoria del loro passato, di un Dio che li ha salvati.
La memoria per il popolo ebraico è qualcosa non solo di fondamentale ma anche di fondante, è ciò che ha permesso loro di mantenere la loro identità nei secoli. Anche la nostra identità deve costruirsi sul passato, per non ripetere, per farci sentire l'obbligo di opporci.....anche nel nostro piccolo, nel nostro quotidiano, nel nostro paese, nella nostra scuola, sul posto di lavoro


 



Shemà
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

(Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947)

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